Come un salmone in Normandia

 


In un giorno di inizio estate, curiosavo tra gli scaffali della libreria Marco Polo in Campo Santa Margherita, infastidito da me stesso per quel senso di diffidenza che avverto negli ultimi tempi verso i titoli, le copertine e le bandelle scelti dai miei editori preferiti per proporre le loro nuove uscite.
In poche parole: tendo a non fidarmi più di loro, di quello che dicono e di come lo dicono, perciò vago tra le novità innervosendomi prima di tutto, appunto, con me stesso.
Quel giorno però ho posato lo sguardo sui primi titoli di una neonata casa editrice veneziana, wetlands, e qualcosa è cambiato: mi è bastato sfogliare uno dei tre piccoli volumi, Dittico idraulico di Frank Wasterman, per capire di aver trovato quello che stavo cercando. E, soprattutto, di potermi fidare.
Sensazione che ho rivissuto ieri, durante la presentazione proprio del libro di Westerman, «ingegnere idraulico convertito al giornalismo d’inchiesta», nel corso dell’ultima giornata di Pnlegge. Un’ora di vivide riflessioni intorno a temi — acqua, ambientalismo, progresso, impegno civile — di cui molti parlano sapendo poco e senza ascoltare chi, al contrario, molto sa ed è disposto a condividerlo, anche nuotando controcorrente come un salmone in Normandia.



 

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