John Maynard Keynes — Qualche impressione sulla Russia

Con un saggio di Paolo Nori

«Certo, è ragionevole aver paura della Russia, come fanno i gentiluomini che scrivono per il Times
John Maynard Keynes


Poco dopo essersi sposato con Lidija Lopuchova, nel 1925 Keynes visitò la Russia e scrisse questi tre articoli, in seguito pubblicati con il titolo A Short View of Russia.
Gli articoli apparvero prima su Nation and Athenaeum del 10, 17 e 25 ottobre 1925, e nel dicembre dello stesso anno vennero ristampati dalla Hogarth Press come parte degli Hogarth Essays.
Oggi vengono tradotti per la prima volta in Italia, accompagnati da un saggio introduttivo di Paolo Nori che fin dal titolo, Fa paura, richiama i timori evocati dall’economista americano nei confronti di quell’infinito paese e dei suoi abitanti, i comunisti russi, che i capitalisti d’America, dice Keynes, descrivono come «paleocristiani guidati da Attila che usano gli strumenti della Santa Inquisizione e delle missioni gesuite per attuare alla lettera i dettami economici del Nuovo Testamento».
«Ha ragione, Keynes, fanno paura» scrive Paolo Nori. «E qualche anno fa, quando una rivista russa, Inostrannaja literatura (Letteratura straniera), mi ha intervistato, alla fine, alla domanda di Anna Jampol’skaja su come mai mi piacesse così tanto la Russia, io mi ricordo ho risposto che la Russia mi piace perché fa paura».