Jason Brennan – Estremi rimedi

Come resistere a uno Stato ingiusto

«Questo libro sostiene un’idea piuttosto semplice, ma potenzialmente pericolosa: il nostro diritto di difendere noi stessi o gli altri dagli agenti del governo è uguale al diritto che abbiamo di difenderci dagli altri cittadini. I princìpi morali che regolano l’autodifesa dagli altri cittadini e dagli agenti del governo, anche di quelli che agiscono in base ai poteri che detengono e nell’ambito della legge, sono i medesimi.»

 

Molti, tra gli esperti, ritengono che nelle democrazie si possa reagire alle ingiustizie secondo modalità di lealtà, defezione o protesta. Sulla scorta di quanto teorizzato da Albert O. Hirschman, in altre parole, anche di fronte a un provvedimento ingiusto di legge oppure al comportamento scorretto di agenti governativi, i cittadini possono scegliere se accettare, lamentarsi o andarsene.
In questo saggio Jason Brennan, già autore di Contro la democrazia e filosofo noto per esplorare i lati oscuri del pensiero filosofico occidentale, propone una originale argomentazione a sostegno di una quarta opzione: la resistenza, ossia la possibilità di opporsi a un comportamento ingiusto anche qualora provenga da agenti del governo. È legittimo difendersi o reagire in questi casi? Dove passa la linea di demarcazione tra autodifesa e offesa? È possibile giustificare, in casi particolari, comportamenti di norma inaccettabili come mentire, manipolare, sabotare? Domande difficili e delicate, ma ineludibili se si vuole essere pronti a difendere sempre la giustizia e la democrazia.