Chadia Arab – Fragole

Le donne invisibili della migrazione stagionale

«Le lavoratrici stagionali in Spagna sono sottoposte a diversi rapporti di potere che si iscrivono in un continuum che unisce il paese d’origine a quello di migrazione. Quella marocchina è una società essenzialmente patriarcale. In Spagna i capi delle aziende sono in maggioranza uomini bianchi di nazionalità spagnola. Una tripla dominazione interviene a favorire lo sfruttamento delle stagionali: la nazionalità (lavoratrici marocchine e datori di lavoro spagnoli), il sesso (lavoratrici donne e datori di lavoro uomini) e la classe (braccianti e imprenditori agricoli), in un contesto post-coloniale che non bisogna trascurare.»

Durante il periodo della raccolta, in Italia e in Europa, sono impiegati ogni anno migliaia di braccianti stagionali, sottopagati, spesso in nero e clandestini. Lavoratori da sempre invisibili per la politica e per i consumatori ma essenziali nella filiera che porta nei supermercati e nelle nostre case frutta e ortaggi a basso prezzo.
Quello nei campi è un lavoro durissimo che risponde alle logiche della grande distribuzione e che si basa sullo sfruttamento di persone i cui diritti non sono tutelati. Diritti ancora più difficilmente riconosciuti quando le lavoratrici sono donne, come mostra Chadia Arab seguendo il percorso delle braccianti marocchine impiegate nella raccolta delle fragole nel sud della Spagna. Donne scelte per le loro condizioni economiche e sociali precarie per fornire una forza lavoro non sindacalizzata pronta a lasciare il paese al termine della stagione.
Fragole è insieme il racconto del loro sfruttamento e un’analisi attuale e necessaria sulla dignità del lavoro e sull’emancipazione femminile.