Gli Unici di Cp

Il libro segreto di CasaPound di Paolo Berizzi — a cui ho iniziato a lavorare ad agosto, di ritorno da uno meraviglioso viaggio in Scozia — fa parte di quei (rari) lavori che conferiscono un senso a quello che fai.
È la testimonianza radicale di un militante interno all’organizzazione neofascista più importante e radicata degli ultimi vent’anni, che sopravvive — anche se un po’ annacquata, infiacchita e imborghesita dalla troppa vicinanza con il potere che oggi guida il paese — anche grazie ai soldi provenienti da un gruppo di insospettabili, gli Unici, che in questo libro, per la prima volta, hanno un nome e un cognome.
Si chiamano Unici. Sono una settantina di persone. Uomini e donne. Imprenditori, professionisti, giornalisti, politici, avvocati, docenti universitari. Un ambasciatore famoso, noto alle cronache di questi anni. Generali. Ma anche tassisti, una guida turistica, e tanti altri insospettabili. […] Pubblicamente nessuno ha mai saputo della loro esistenza, nemmeno i militanti «semplici». Gli Unici li abbiamo sempre tutelati perché ci hanno chiesto loro di essere protetti. Nessuno doveva conoscerli. I loro nomi e il loro impegno – anche finanziario – in Cp dovevano restare riservati. Da anni i giornalisti impazziscono alla ricerca dei finanziatori occulti di CasaPound. Chi ci ha sostenuto economicamente? Chi sono questi fantasmi sconosciuti che hanno messo i soldi? Non sono mai riusciti a scoprirlo, non è mai emerso niente. Perciò è arrivato il momento di raccontare chi sono e cosa fanno, gli Unici.
Il libro segreto di CasaPound di Paolo Berizzi sta andando bene, anzi, molto bene.
Ed è una buona notizia per tutti.
